In una stagione in cui i temi della giustizia sono al centro del dibattito politico e dell'attenzione dei mass media, questo libro - scritto da un giurista, ma destinato a chi non fa professione del diritto - si ripromette di rimuovere il luogo comune secondo il quale il diritto è mera espressione del potere costituito ed è quindi destinato ad incontrare un risultato di giustizia in via del tutto occasionale o fortuita. Il principio di ragionevolezza, che è ormai diventato parametro fondamentale di riferimento nei giudizi della Corte costituzionale, lascia intendere che la soluzione va sempre trovata in un indice di valore condiviso e che quindi ciascuno di noi, lo voglia o no, è artefice del diritto.