L'opera di Louis Josserand offre una ricostruzione attenta e comparata del divieto di abuso del diritto che, partendo dalla sua genesi (celebre il leading case Colmar), giunge a delinearne un preciso ritratto evolutivo utile anche al giurista contemporaneo. L'Autore analizza le numerose vicende nelle quali un diritto trova realizzazione in maniera «contraria alla sua finalità», valutando gli interessi complessivamente incisi dall'esercizio della situazione soggettiva, in una prospettiva dinamica e relazionale. Ed è in tale quadro giuridico che egli giunge ad accogliere una «applicazione ragionevole e umana» del diritto, in grado di attuare quel «giusto contemperamento» degli interessi in gioco; sí che compito del giurista è quello di abbandonare l'applicazione capziosa e formale della legge, facendosi autore della norma «equa».