Nella prolusione viennese, che qui viene pubblicata per la prima volta in lingua italiana, Rudolf von Jhering pronunciò il suo 'credo scientifico'. Era all'inizio dei quattro anni che avrebbe trascorso a Vienna e aveva vissuto la grande crisi intellettuale che lo ha reso mondiale antesignano della moderna concezione scientifica del diritto. La giurisprudenza è sempre minacciata nella sua scientificità. Il suo antico e mortale nemico, il positivismo, riduce giudice e giurista a strumento di sussunzione automatica, esonerandolo dalla responsabilità personale per il diritto e il giusto. Un diritto fatto valere senza essere compreso e applicato senza riflessione può arrecare un grande danno. Contro, può venire in aiuto solamente una «consapevolezza scientifica nelle cose del diritto», capace di concepire il diritto nei suoi aspetti filosofici, storici, e pratico-giuridici come un unitario fenomeno giusculturale operante secondo un principio normativo di evoluzione e della cui cura ogni giurista è responsabile.