Roma, nella conquista egemonica del mondo mediterraneo (VI-I secolo a.C.), costruì rapporti di pace e di guerra con una moltitudine di popoli. Chi furono gli artefici di tali relazioni? Di quali strumenti giuridici e diplomatici si avvalsero? La scienza del diritto Rinascimentale individuò tali soggetti nei sacerdoti dell'antichissimo Collegio dei feziali, senza riuscire però a determinarne la natura: giuristi e/o ambasciatori? Con la presente ricerca si avanza una soluzione, interrogando le testimonianze di quel passato sull'intreccio del potere politico con il diritto e la diplomazia.