Nel tormentato combinarsi del momento normativo con la fattualità "digitale", il giurista tenta di rompere la coltre di impenetrabilità che offusca la sua consueta opera interpretativa. Dirompente l'impiego delle tecnologie e dei sistemi di intelligenza artificiale sulla responsabilità, sì che l'innovazione, in parte qua, non è più variabile, se pur determinante, delle vicende giuridiche, ma condizione esistenziale modificatrice di senso. La tensione tra diritto e sviluppo della tecnica evidenzia la complessità immanente di una compagine dalla quale origina la preminente esigenza di protezione della persona, soggetto fragile nel contesto asimmetrico del potere, invasivo e pervasivo, dei big digital player e dei sistemi digitali. L'Internet Service Provider e gli algoritmi rappresentano i profili applicativi di un sistema ove, nello scambio culturale tra dottrina e giurisprudenza, vecchie e nuove regole lasciano impregiudicati gli interrogativi necessari a tracciare il campo di azione.