Il volume risponde alla scelta di spingersi nei meandri dell'edificio amministrativo asburgico accedendovi, se così si può dire, dalla porta di servizio per delineare il profilo del cattivo funzionario nel Regno Lombardo-Veneto. In un contesto istituzionale che scontava l'abolizione della giurisdizione amministrativa, nell'eterogeneo coacervo di una legislazione sviluppatasi in ordine lungo di tempi e luoghi diversi è racchiusa la volontà, e al contempo la trascuratezza, del potere pubblico di contrastare il mal funzionamento degli uffici. Sostanzialmente deresponsabilizzati, generalmente privi di autonomia gestionale, ma tutto sommato piuttosto ben pagati, i Beamten delle Italienische Provinzen dimostravano di non corrispondere a quel disegno ideale che li voleva ubbidienti latori della ben oliata macchina burocratica austriaca. Il lavoro è dedicato ad analizzare quegli istituti che rispondono all'esigenza di cancellare le distorsioni dal modello ideale di perfetto burocrate, per tracciare un resoconto della disciplina sanzionatoria approntata dall'aquila imperiale: dal licenziamento alla sospensione, dalla traslocazione all'ammonizione verbale, queste le tappe che scandiranno il percorso.