Se il secolo scorso potrà essere definito quello dell'affermazione teorica dei diritti umani esso dovrà anche comprendersi come quello che in forma più evidente e macroscopica li ha contemporaneamente negati e calpestati in una sequenza ininterrotta sia dei crimini e degli orrori delle guerre di sterminio, sia della moltiplicazione dei campi di reclusione e concentramento che non si sono fermati a quelli nazisti o sovietici da Austerlitz alla Kolima ma arrivano fino al presente dei lager di Guantanamo e di Abu Ghraib, [...]. E tanto più l'affermazione e l'estensione di sempre nuovi diritti si è moltiplicata, tanto più essi ci appaiono come una enunciazione grandiosa, raccomandabile ma anche contemporaneamente non realizzata e forse irrealizzabile se l'ingiustizia non viene denunciata e combattuta e se si afferma con tranquillità che i diritti possono essere in qualsiasi momento sospesi.