La forma di governo repubblicana ha il suo modello prototipico nella costituzione di Roma antica. Si tratta di un modello caratterizzato dal nesso gius-politico fra divisione del popolo, conflitto sociale e organizzazione istituzionale: quella di Roma antica è la res publica «tumultuaria» per eccellenza e il paradigma di ogni repubblicanesimo conflittuale. Dopo la sua iniziale riscoperta da parte del costituzionalismo moderno, tra Ottocento e Novecento l'ideale repubblicano ha perso molta della sua pregnanza. Esso è stato in larga parte assorbito nell'ideale democratico: la repubblica, si potrebbe dire, è stata ricapitolata nella filogenesi della democrazia. Di qui un lungo oblio, che ha fatto in parte smarrire una chiave ermeneutica importante per l'interpretazione di molti principi e istituti di diritto costituzionale (quali, tra gli altri, il principio della divisione di poteri e il referendum), fatti oggetto di interpretazioni e di prassi più ireniche di quelle a cui avrebbe naturalmente condotto un quadro teorico-costituzionale genuinamente repubblicano.