Il volume trae spunto dall'insegnamento di Diritto e Letteratura, corso attivato presso la Facoltà di Economia dell'Università degli Studi del Sannio nell'anno accademico 2008/2009, di cui il prof. Felice Casucci ha la titolarità nell'ambito del settore scientifico del Diritto comparato. Le lezioni, svoltesi con modalità dialettiche, hanno registrato la partecipazione di studiosi appartenenti a discipline ed a professionalità molto differenziate. Il risultato appare composito e di grande originalità, esprimendo una chiave di lettura fortemente orientata sia ai fini della ricerca sia a quelli della didattica. L'anello di congiunzione che tiene insieme la meditata complessità dell'opera è dato dallo studio di alcuni dei temi del vitalismo etico, al quale, per strade poco battute, si riconduce l'argomentazione giuridica. Il "Diritto di parola" assume i contorni di un'invocazione, a tratti estrema, al dialogo, al confronto ed al rispetto dell'altro, maturata una conoscenza non equivoca dei più segreti bisogni umani, che solo la letteratura, come arte della parola pubblica, è in grado, con tanta precisione, ancora di rivelare.