Lo studio affronta un tema classico nella riflessione filosofica sul diritto e la scienza giuridica, concernente la possibilità di pensare in termini logici la relazione tra diritto e fatto, nella particolare connessione, che impegna il giudice in sede giurisdizionale, tra la legge e il caso, la norma astratta e la realtà concreta. Problema autentico, che non conosce soluzioni definitive, ma una lunga e articolata storia di pensiero. Un tratto di questa storia delimita il campo della ricerca, con riferimento alla complessa esperienza dei rapporti, nella cultura giuridica italiana del primo Novecento, tra scienza del diritto e filosofia. Particolare importanza, nella caratterizzazione del contesto indicato, assume l'influenza esercitata dal pensiero di Benedetto Croce sulla concettualizzazione del tema in oggetto. Rileva, nello specifico, la sua incidenza sulla formazione di alcune tra le più interessanti posizioni critiche - quelle di Emilio Betti e Guido Calogero -, nei confronti della dottrina allora dominante, in Italia, nell'ambito degli studi sul processo civile. In Appendice una raccolta di documenti inediti, prevalentemente di carattere epistolare, fornisce ulteriori dati utili alla ricostruzione dell'intera vicenda.