Oggi non è purtroppo raro lo scandalo suscitato da uomini di Chiesa, con ruoli apicali ma non solo, accusati di condotte deplorevoli o comunque inappropriate: al di là dello sconcerto, evidentemente la domanda risale alle insufficienze nella scelta e vigilanza su tali persone. Pur senza fomentare un inaccettabile giustizialismo, è incontestabile come si richieda urgentemente ai canonisti di mettere a punto strumenti operativi per arginare tale triste fenomeno: soprattutto coinvolgendo il popolo di Dio in tutte le sue componenti. Quale ulteriore progresso nella formalizzazione tecnico-giuridica della natura diaconale di servizio del governo ecclesiale, nel presente studio si avvia un itinerario giuridico per proporre de iure condendo il riconoscimento esplicito del diritto-dovere dei fedeli di attivarsi in prima persona "denunciando" la mancanza di idoneità dei titolari di uffici ecclesiastici, sia durante la fase previa di designazione, con un intervento nel procedimento amministrativo di nomina, sia una volta che la provvista sia avvenuta, quale reazione alla medesima.