In questo volume si propongono riflessioni storico-critiche sull'Ordinamento giudiziario, in un percorso che va dallo Statuto albertino sino ai nostri giorni. L'attenzione si concentra su alcuni snodi della dinamica istituzionale. Dalla creazione dello Stato unitario alla degenerazione totalitaria del fascismo, per poi affrontare alcuni profili riguardanti lo Stato di diritto prefigurato nella Costituzione e l'incidenza della giurisprudenza della Corte di Giustizia EU sulla definizione dell'indipendenza del giudice. L'analisi tocca altri temi di attualità: il progressivo mutamento del ruolo del giudice sempre più creatore della norma, le tensioni sullo statuto del p.m, il pericolo di erosione del principio di legalità, la funzione dell'Avvocatura quale garante del rule of law. L'indagine si conclude considerando i riflessi dell'applicazione dell'intelligenza artificiale sul sistema della giustizia e i possibili mutamenti di fatto indotti nell'Ordinamento.