Quando ci si accosta al complesso campo dell'esperienza giuridica, un domanda sorge immediata: come si presenta quel fenomeno che chiamiamo "diritto"? Una possibile risposta è la seguente: il diritto si presenta come un insieme di decisioni. Tali decisioni sono prese da soggetti dotati di competenza normativa. Il legislatore, il giudice, la pubblica amministrazione prendono decisioni che incidono potentemente nella vita dei consociati. Anche i cittadini decidono, esercitando i poteri loro attribuiti dagli istituti giuridici di diritto privato. Abbiamo a che fare, in sostanza, con organi e individui, ai quali sono attribuiti poteri, sulla base di norme, e che usano norme come parametri per decidere. L'atto del decidere, d'altra parte, si lega all'argomentazione. Argomentare, infatti, significa fornire ragioni a sostegno di una decisione. Il diritto orienta e guida i rapporti tra i membri di una società tramite regole. Si riferisce ad attività umane e a regole che le governano. Tali regole sono frutto dell'opera di esseri umani che le creano, le usano, le interpretano, le adattano, le modificano, in vista di determinate esigenze e di determinati obiettivi. (Dall'Introduzione).