Mediare, in tutti gli ambiti, significa realizzare un altro modo di fare giustizia che pone al centro la persona in carne ed ossa e la sua relazione con l'altro, attraverso un percorso spesso anche difficile, ma che tende a rimuovere le cause del dolore che ogni conflitto produce. Mentre guardiamo con favore al nuovo che la Riforma della Giustizia avvalora, vogliamo anche riscoprire le radici filosofiche e sapienziali che ispirano e sostengono il pensiero che è insito nell'introduzione di questo istituto. Il senso profondo che ne giustifica il valore e lo sforzo della sua realizzazione. L'apporto delle scienze umane, fa andare oltre il diritto e le regole processuali per immergersi in un paradigma nuovo, delicato, complesso, degno di ogni impegno. La mediazione, prendendosi cura dell'uomo, è la risposta più radicale, e forse risolutiva del problema Giustizia, migliora la società costruendo le basi di un nuovo umanesimo, su un piano vicino ai valori più alti dell'uomo. Un orizzonte da desiderare e perseguire.