Sono due le tradizioni accademiche che si trovano riflesse in questo libro di Aurelio Gentili. L'una appartiene alle tecniche di insegnamento del diritto, in particolare del diritto privato, che erano in voga alla fine dell'Ottocento e si perpetuarono sino agli anni Sessanta del Novecento. Di questo filone abbiamo espressioni elevate nell'insegnamento di Maestri del diritto (da Emanuele Gianturco fino a Salvatore Pugliatti negli anni Quaranta, e poi a Francesco Santoro Passarelli e a Rosario Nicolò, per gli anni Sessanta; nell'età contemporanea, spicca l'Introduzione alle scienze giuridiche, di Angelo Falzea. L'introduzione ai manuali di diritto privato, materia formativa del primo anno di studio, richiedeva l'apprendimento delle basi essenziali del ragionamento giuridico, e quindi degli istituti, delle situazioni giuridiche soggettive, delle fonti del diritto e delle tecniche dell'esposizione. La seconda tradizione riguarda le materie che si intrecciano con il diritto privato, per l'appunto nella fase di introduzione allo studio del diritto, e sono di volta in volta riconducibili alla teoria generale del diritto, alla storia del pensiero giuridico, alla filosofia del diritto (in particolare a quella analitica).