Il diritto ecclesiastico nella giurisprudenza della Corte costituzionale

Editore: Giuffrè
EAN: 9788814182990
Pagine: 162 p. , Libro in brossura
A partire da 13,00 €

Descrizione

Il volume affronta i sei decenni di giurisprudenza della Corte che vanno dagli anni Cinquanta agli anni Duemila. Nel primo capitolo viene trattata la peculiare interdipendenza tra Corte Costituzionale e diritto ecclesiastico, le prime pronunce della Corte in materia ecclesiastica, libertà religiosa dei culti acattolici. Nel secondo, dedicato agli anni Settanta, si affronta la "crescita" istituzionale della Corte, le sentenze del 1971, lo scioglimento del matrimonio, il vilipendio della religione, fino alle innovazioni in tema di giuramento dei testimoni. Il terzo e il quarto capitolo si occupano degli anni Ottanta: la prima pronuncia "ablativa" di una norma di derivazione concordataria, il profondo mutamento della situazione socio-giuridica dopo gli Accordi del 1984, le pronunce in temi quali: giuramento, aborto, servizio militare, comunità israelitiche, INVIM, vilipendio e bestemmia, IPAB, IOR, insegnamento della religione. Il capitolo quinto riporta le prospettive degli anni Novanta, con particolare riferimento alla riaffermazione del principio della laicità dello Stato. Il sesto capitolo analizza le decisioni degli anni Duemila: dall'obiezione di coscienza al servizio militare a quella del giudice tutelare in caso di aborto della minorenne, dalle importanti sentenze n. 348 e 349 del 2007 in materia di "fonti" e di gerarchia delle stesse, allo stato giuridico degli insegnanti di religione, fino alla rilevanza per il diritto ecclesiastico delle pronunce della Corte europea per i diritti dell'uomo.

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