Il volume analizza il rapporto tra territorio e Stato costituzionale, con particolare riguardo ai mutamenti avvertiti dalla forma di Stato di democrazia pluralista in seguito alla "crisi" dello Stato-nazione e al consolidamento dei processi di integrazione europea e globalizzazione. Il lavoro è svolto in prospettiva diacronica, valorizzando gli spunti tratti dalla storia dei concetti (Begriffsgeschichte), dalla geografia politica critica e dagli studi postcoloniali. Ad una sintetica illustrazione del rapporto tra diritto e spazio nell'Europa medievale, seguono rispettivamente l'indagine sulla concezione della territorialità nello Stato-nazione moderno e la ricostruzione del territorio dello Stato come categoria dogmatica nella dottrina giuspubblicistica tra Otto e Novecento, portandosi allo scoperto le aporie derivanti dalla loro applicazione ai territori coloniali. Mediante il ricorso alle tesi sullo Stato costituzionale aperto e cooperativo si analizzano quindi le ricadute dei processi di globalizzazione sui concetti esaminati nei capitoli precedenti, rilevandosi una relativizzazione del territorio dello Stato come categoria dogmatica.