Il giardino sostenibile racconta come si realizza un giardino e descrive una rivoluzione gentile quanto radicale. A partire dalla prima raffigurazione, un glifo sumero datato circa cinquemila anni fa che rappresenta un recinto contenente una pianta da frutto, il giardino è una porzione di territorio lavorata dall'uomo. È naturale se si considera l'utilizzo di piante, arbusti e fiori; è artificiale poiché è un manufatto che non esiste in natura, e nemmeno rimarrebbe tale senza l'uomo. Leggendo queste pagine, volutamente semplici e dirette, sembra di stare in una bottega artigiana e veder nascere il violino dalle mani del liutaio. Per l'autore il giardino prende forma scegliendo la pianta più adatta a quella specifica collocazione, così oltre a essere resistente ai cambiamenti climatici, è più economico di altri, funzionale e vivibile. Al tempo stesso costituisce un beneficio per l'ambiente in cui si trova. Francesco Mati attraverso questo libro invita a riscoprire la bellezza costruita nel corso dei secoli, a combattere la routine e a riprendere il nostro tempo per operare la connessione più importante, quella con noi stessi e con la natura che ci circonda.