Ci sono tanti motivi per non fare giardinaggio. È un lavoro duro. Richiede molto tempo. Può essere noiosamente ripetitivo. A volte è anche un po' degradante. Quale altro passatempo richiede di starsene in ginocchio per ore? Di cosa è fatta quella strana attrazione che ci attira verso la terra? Perché abbiamo tanta voglia di sporcarci le mani? La maggior parte di noi non ha bisogno di fare giardinaggio. Lo facciamo perché ci divertiamo. In effetti, lo amiamo così tanto che, come Vita Sackville-West, siamo disposti a soffrire e a sacrificarci per esso. Avete notato che sempre più persone si dedicano al giardinaggio? Anche quelle che non possiedono un giardino, o quelle con una vita impegnata e frenetica, con pochissimo tempo o denaro. È perfetto anche per chi soffre di problemi di salute fisica o mentale. Questo libro esplora quell'enigma che è la nostra ossessione per le cose in crescita: una passione profonda e terrena che ci accomuna come esseri umani, una sorta di filo ininterrotto che ci tiene legati ai nostri antenati. Nel giardinaggio c'è molto di più di quanto sembri. Non si tratta solo di avere fiori bellissimi o di raccogliere frutta e verdura. Proprio come il suolo su cui poggia, il giardino è ricco e vivificante, in molti più modi rispetto all'ovvio. Organizzato in capitoli a tema, questo libro svela le molte, meravigliose e, a volte, contraddittorie ragioni per cui le persone si dedicano al giardinaggio e ne diventano dipendenti. Tra le sue pagine incontreremo un cast variegato di personaggi famosi: filosofi, artisti e scrittori... Un viaggio alle radici di una possessione, di un piacere e di una fatica incredibili, di un desiderio potente di isolamento dal resto del mondo.