Walter Hartright viene assunto a Limmeridge House, nella campagna inglese, come insegnante di disegno per la giovane Laura Fairlie, tanto bella quanto benestante, e per la sua sorellastra Marian Halcombe, dal carattere audace e indipendente. Assieme alle due donne, Walter finirà suo malgrado invischiato negli intrighi sinistri di sir Percival Glyde, fidanzato di Laura, e del malvagio conte Fosco, in una vicenda ricca di suspense e colpi di scena che ruota attorno alla presenza di una folle, sempre vestita di bianco. Tra le tenute del Cumberland e i corridoi di un manicomio, "La donna in bianco" (1859) indaga i temi dell'identità e della follia unendo, per la prima volta nel romanzo vittoriano, le atmosfere gotiche con le suggestioni del più attento realismo psicologico.