L'intreccio poliziesco di "Un asino in mezzo ai suoni", gestito da Wajdi al-Ahdal, si rivela molto efficace perché lo sfondo nel quale la storia è narrata allude alla crisi politica yemenita conclusasi con la guerra civile tra lo Yemen del Sud e quello del Nord, nel 1994. Le donne protagoniste del romanzo: Thaira, Arwa e Zaynab, yemenite moderne e istruite, vivono una crisi psicologica che accentua il significato della repressione maschile nei loro confronti. Una repressione che da esteriore diventa interiore e si manifesta nei loro sogni, in cui sono alla mercé di un uomo mascherato che le insegue brandendo un coltello. Il romanzo dimostra quanto sia subdola la penetrazione del fervore religioso e quanto questo influisca sull'evoluzione politica. L'autore ci svela così la solidarietà e la complicità fra i tre tipi di poteri: religioso, politico e maschilista.