Milano, ottobre 2006, un uomo lascia un'agendina nera su una panchina della stazione Certosa. Anita Valli attende il treno al binario opposto, lo nota: è calvo e ben vestito, sembra guardare verso di lei, come se la conoscesse, quasi a inviarle una muta richiesta di aiuto. Anita si decide, scende nel sottopassaggio e recupera l'agenda. Da qui partono tutta una serie di misteri ed enigmi che porteranno Anita Valli e Mirella Bonetti, le due "squinzie" milanesi che abitano in via Gallarate, a indagare su un omicidio e su una faccenda di quadri poco chiara, con l'aiuto dell'amico Marchino, circondate, al solito, da personaggi piuttosto singolari. Tra una cenetta e un aperitivo, tra i numerosi "bianchini" e le pietanze che Anita ama cucinare (e che Mirella degusta volentieri) si spingeranno fuori città, sul vecchio furgone con cui Anita Valli trasporta i mobili per il suo laboratorio di restauro, alla ricerca di indizi... ma soprattutto di guai! E il bel vicequestore Giorgio Santini? Beh, al solito gli faranno vedere i sorci verdi, per fortuna che il suo aplomb è duro da scalfire.