Jilium è un giovane laureato che, come tanti della sua generazione, lavora come cassiere in un discount, in attesa della grande occasione. Una notte, rientrando dal lavoro, trova una ragazza dai capelli blu riversa proprio davanti al portone di casa sua, agonizzante. Potrebbe chiamare un'ambulanza, o forse la polizia, ma infine decide di portarla dentro casa. La morte improvvisa della ragazza che sopravviene da lì a poco, lo getta nel panico più assoluto: gli pare di conoscerla, eppure è certo di non averla mai vista. Infine fugge con la speranza di riuscire a chiarirsi le idee. Ma la sua mente è inaffidabile, vacilla, soffre di un disturbo della memoria che rende inattendibile la sua pur cristallina lucidità. Al suo ritorno una folle telefonata lo accusa, lo insulta, lo prostra. Ha paura, terrore, col misterioso interlocutore finge senza ragione di aver rapito la ragazza mentre cerca disperatamente un modo per venire a capo della sua morte, infine si addormenta spossato. Al mattino, però, la ragazza è scomparsa. Il caos degli eventi filtra così nella sua vita quotidiana con un ritmo serrato di fraintendimenti e fatalità, di vertiginosi vuoti di memoria e impossibili verità, in un giallo in cui il luogo del delitto non è che la mente di ognuno di noi.