Un giallo degli anni Sessanta, ritrovato da Andrea Camilleri, attraverso cui riscoprire uno dei detective più affascinanti del catalogo Sellerio: Martin Beck, investigatore della squadra omicidi di Stoccolma, protagonista di un decalogo di noir scandinavi. Maj Sjöwall e Per Wahlöö, compagni nella vita, hanno scritto a quattro mani, tra il 1965 e il 1975, dieci romanzi polizieschi che spinsero Henning Mankell a riconoscerli come i capostipiti del giallo nordico: «chi scrive polizieschi dopo questi romanzi si ispira a loro, in un modo o nell'altro». La coppia di scrittori intendeva rappresentare una «commedia umana» alla Balzac in chiave poliziesca che si facesse portavoce dei loro ideali politici e sociali. In questo primo romanzo Martin Beck, malinconico e frustrato da problemi sentimentali, metodico e tenace, è determinato a scoprire cosa si nasconde dietro il cadavere nudo di una bella ragazza rimasto impigliato in una diga di una cittadina scandinava. Da un labile indizio, ricostruendo tassello dopo tassello la vita di una giovane moderna, vivace e promettente, risale il filo della matassa stringendo il colpevole in un angolo. Ma la verità, troppo amara, lo toccherà profondamente.