"Bébé! Che idea chiamarlo Bébé!": sono passati dieci anni dal suo matrimonio e Francois Donge non è ancora riuscito ad abituarsi a quel ridicolo soprannome che tutti hanno sempre usato per sua moglie. E nessuno, e tanto meno lui, avrebbe potuto immaginare che una domenica d'estate, servendo il caffè nel magnifico giardino della loro villa in campagna, proprio quell'essere immateriale, di squsita eleganza, avrebbe versato nella tazzina del marito una dose mortale di arsenico. Bébé Donge in prigione! Inimmaginabile: eppure eccola avviarsi verso il carcere, tranquilla e disinvolta. E Francois avrà tutto il tempo, durante la degenza in ospedale e nel corso del processo, per interrogarsi su quel gesto apparentemente inesplicabile.