Sono gli anni Trenta e al giovane Vittorio Massini lavorare l'orto del padre a San Benedetto non piace, anche se a mitigare la pena di quel lavoro monotono c'è la vista dei fianchi dell'Argene che gli oscillano davanti agli occhi tutto il giorno, tanto da persuaderlo che la detentrice di quelle forme leggiadre non potrà che renderlo felice, quando verrà anche per lui il momento di mettere su casa. In attesa di poter realizzare questo proposito, lascia gli studi, saluta l'orto di famiglia e le belle sembianze della ragazza e si arruola nell'Arma dei carabinieri: decisione che, secondo le sue aspirazioni, gli consentirà di conoscere gente nuova in tanti luoghi diversi. Dopo una pericolosa esperienza con la malavita torinese, ottiene il suo primo comando con il grado di brigadiere a Masso d'Orcia, dove si trova a dover dipanare gli oscuri intrecci di un efferato delitto passionale. Pur avversato da un astioso procuratore del re, in pochi mesi riuscirà a risolverlo non senza momenti di autentica suspense.