Kalmann è lo sceriffo di Raufarhöfn e ha tutto sotto controllo. Si è attribuito da solo quel ruolo, ma va bene lo stesso. Giorno dopo giorno percorre le ampie pianure che circondano il villaggio islandese in cui abita, caccia le volpi artiche e depone esche nel mare per catturare gli squali e trasformarli in una prelibatezza locale, l'hákarl. Vorrebbe sposarsi e si emoziona quando incontra una ragazza, ma il suo desiderio di trovare moglie viene improvvisamente accantonato quando scopre una pozza di sangue congelato nella neve. È un bel guaio, anche perché nel frattempo è sparito uno dei pochi abitanti del villaggio, un piccolo imprenditore di dubbia fama che trafficava in licenze di pesca. Quando poi nello stomaco di un pescecane Kalmann trova una mano umana, la faccenda diventa ancora più preoccupante. Non può farcela da solo, lo capisce, e così chiede aiuto alla capitale, da cui arriva Birna, una graziosa poliziotta che lo affianca nelle indagini. Chi sarà stato a far sparire Róbert McKenzie, che si era cambiato il nome per assumere un'aria più internazionale? Un orso polare o la mafia lituana?