La storia si dipana attraverso la voce di un protagonista maschile che, in un'apparente normalità dell'esistenza, cresce cambiando mansione lavorativa, ha un'idea confusa di futuro, ama come solo una persona arida sa amare. Ha le sue piccole certezze: qualche amico, qualche piccola delusione, le abitudini sportive. Tutto sembra normale. C'è pure un'amante, o un desiderio erotico da appagare. Eppure si insinua nella storia il male. Inesorabile e discreto come un veleno invisibile entra nell'animo del narratore e succede quello che il mondo al di fuori di lui non vuole. Eppure accade. Sara Guidorzi ci trascina nell'inferno della quotidianità ed entra nella mente dei personaggi della storia. Una storia da cronaca, una storia rosa, se non fosse che a volte la mente offusca l'esistenza e il demonio può fare il resto. Questa è la confessione di una discesa agli inferi.