Una storia di crimini, amore e amicizia, ma anche uno spaccato della storia italiana dagli Anni di Piombo ad oggi. Il Vice Questore di Bologna, Gianni Vissi, è a capo delle indagini su una serie di delitti che lo coinvolgono in prima persona: una delle vittime è un suo caro amico, Alfredo Muti. Altri assassinii, collegati all'omicidio Muti e solo apparentemente motivati dai retaggi degli Anni di Piombo, s'intrecciano a un filone parallelo di indagine, relativo alla scoperta di festini fra droga, alcool e traffiking di ragazze straniere. In questo quadro emergono le azioni criminali di importanti membri del mondo accademico della città, su cui il giornalista Muti stava scavando, e che paiono essere una probabile matrice comune dei delitti. I protagonisti, nel tentativo di ridare linfa ai valori democratici che hanno imperniato il dopoguerra, si scontrano con una società intrisa di violenza e disillusioni, dove tornano prepotenti i retaggi del fascismo e dove si osserva il potere inabissarsi tra abnegazione e disprezzo, in opposizione ai valori della giustizia e della coerenza.