Sei enigmi inestricabili per un investigatore dall'incredibile acume. Questi gli indizi che lasciano intravedere uno scorcio del mondo del mistero creato dalla penna di Ôsaka Keikichi, pioniere della scuola del poliziesco "autentico" in Giappone, per la prima volta tradotto in lingua italiana. Sei racconti brevi, selezionati all'interno della prima produzione di Ôsaka, con un unico vero protagonista: il brillante e imperturbabile detective Aoyama Kyôsuke. La logica è il solo strumento di cui l'acuto investigatore si avvale per indagare l'universo estremamente particolareggiato che l'autore gli costruisce intorno. Una logica con cui Aoyama smaschera i meccanismi della realtà nascosti allo sguardo comune, senza tuttavia operare alcuna distinzione tra esseri umani e oggetti, in uno sconfinamento che contribuisce a creare un'atmosfera al limite del fiabesco. Sei storie, la cui trama si snoda nelle più svariate ambientazioni, tra stazioni ferroviarie e tribunali, cantieri navali e centri commerciali, e che riescono nella rappresentazione di una quotidianità che, apparentemente priva di interesse, cela il suo particolare carico di mistero. Considerato uno dei precursori del "mistery ortodosso" giapponese, Ôsaka Keikichi (Shinshiro 1912 - Luzon 1945) è attivo nel periodo precedente alla Seconda guerra mondiale. Originario della prefettura di Aichi, nel 1932 fa il suo debutto sulla leggendaria rivista Shinseinen (Gioventù nuova) con il racconto Il boia dei grandi magazzini (contenuto in questa raccolta) grazie al supporto di Kôga Saburô, suo mentore e già autore affermato di polizieschi. Nel corso degli anni Trenta continua a pubblicare numerosi lavori sulle principali riviste dedicate al genere fino al 1943, quando viene chiamato alle armi e inviato prima in Manciuria, poi nelle Filippine. La prematura scomparsa, avvenuta nel Pacifico quasi al termine del conflitto, interrompe la carriera dell'autore agli albori e contribuisce a offuscarne la memoria: di fatto, l'opera di Ôsaka è rimasta praticamente inedita in Occidente.