Un romanzo che è un approccio alla storia attraverso la narrativa. Nel 1523, il pittore veneziano Domenico Capriolo, trapiantato a Treviso, dipingeva la pala dell'altar maggiore della chiesa di Ponzano Veneto, opera che è conosciuta come la "Formosissima". Quattro anni dopo l'artista veniva assassinato poco lontano da quella stessa chiesa, nella proprietà terriera della moglie Camilla, figlia di Pier Maria Penachi, uno dei pittori più noti in città. La storia di questo veneziano, morto a 34 anni per un colpo di archibugio, offre lo spunto per narrare un decennio di avvenimenti trevigiani inseriti in quelli nazionali e internazionali della Serenissima.