Un antico e prezioso volume, "L'Arte di ben cucinare", scompare in circostanze misteriose dal leggio che lo reggeva nella villa di una cortese vedova bolognese. Sarà Massimo Matteucci, un investigatore privato tormentato da un vecchio caso che gli è costato la stima dei suoi "colleghi", ad affrontare l'insolita indagine che sembra celare qualcosa di molto distante sia dalle apparenze, sia dai suoi soliti pedinamenti di coniugi infedeli. Ancora ignaro di ciò che lo aspetta, l'investigatore svolge il proprio lavoro in bilico tra una professionale meticolosità e un opprimente senso di inettitudine, muovendosi tra gli inconfondibili portici e le vie della sua Bologna. In meno di dieci giorni, Matteucci sarà chiamato a ritrovare la fiducia in se stesso, necessaria per recuperare il volume seicentesco e per risolvere un'improvvisa sequenza di omicidi. Giovanna Pierantoni riesce a tessere una tela di avvenimenti - fitta di indizi aggrovigliati a vicende passate e a legami presenti ancora da svelare - che ha come sfondo una stagione, la primavera, tanto mutevole quanto le sorti del caso che ha tinto Bologna di rosso.