Roma, 1931. Giovan Battista Picasso, giornalista del Messaggero, viene improvvisamente convocato, assieme all'amico commissario Valeri, da un potente gerarca fascista. Il motivo riguarda «L'occhio del duce», un prezioso zaffiro dono del sovrano del Regno d'Etiopia a Mussolini. Quello che doveva essere il pezzo forte della Prima Mostra Internazionale d'Arte Coloniale si troverà al centro di un mistero, lasciando dietro di sé una scia di sangue e di sospetti. Mentre Picasso sarà impegnato, in parallelo, anche in un'indagine personale, Valeri dovrà fare ricorso a tutte le sue conoscenze scientifiche e alle sue abilità deduttive per dipanare la matassa e individuare il colpevole prima che sia troppo tardi.