In una palestra della banlieue parigina Pierre, ventisette anni, pugile alla deriva, ha appena perso un combattimento di troppo. Criticato, suonato, depresso, è assillato dai dubbi e all'orizzonte si profila per lui un ritiro dal ring, forzato e quasi imposto. Così Pierre accetta di fare da scagnozzo per Lazio, strozzino croato rifugiatosi a Parigi, ma quando questi viene selvaggiamente ucciso Pierre si ritrova sospettato dell'omicidio e catapultato in un intrigo molto più grande di lui. Incalzato da poliziotti francesi e non, ex membri della Legione straniera e criminali della guerra nella ex Jugoslavia che si affrontano senza esclusione di colpi, Pierre è costretto ad affrontare i fantasmi che lo tormentano fin dall'infanzia e l'ennesima, tremenda delusione nel sentirsi manovrato come un burattino e tradito da tutti coloro che riteneva amici. In un andirivieni incessante tra presente e passato, sullo sfondo di una Parigi periferica e notturna, Pierre si ritrova così sempre più solo, come un aquilone non più trattenuto da alcun legame.