"Il 6 agosto 1985 la mafia uccideva il Vice Questore Ninni Cassarà davanti all'ingresso del palazzo dove abitava e davanti agli occhi della giovane moglie. Non riuscivo ad accettare l'idea che avessero potuto ammazzarlo così, con tanta crudeltà e disprezzo. Mi capitò di vedere delle foto, una in particolare, che ancora oggi non riesco a dimenticare. La mia mente cominciò ad elaborare l'ipotesi di un romanzo in cui cittadini onesti, stanchi dei delitti della mafia, ma soprattutto stanchi della lentezza e della inefficienza della Legge, si riunissero in una società segreta, come era stata la leggendaria setta dei Beati Paoli, per fare finalmente Giustizia a Palermo, cominciando a eliminare per primi i veri intoccabili della mafia, i veri e nascosti responsabili dei delitti perpetrati contro magistrati e uomini di legge. Il risultato è questo romanzo, che solo ora ho pensato di pubblicare, essendo passato tanto tempo e avendo avuto la possibilità di considerare le vicende narrate con maggiore obbiettività" (l'autrice).