Primo volume di una trilogia autobiografica dai risvolti sconcertanti. Il protagonista racconta la propria vita attraverso un alter ego ospite nella sua casa di Parigi. L'appartamento è invaso da copie di romanzi che Pascal ha pubblicato e da manoscritti in attesa di pubblicazione. Nel corso del suo ficcanasare, il narratore virtuale scopre la fluviale autobiografia dell'anfitrione redatta di suo pugno. La smania di confrontare quest'ultimo scritto con gli altri destinati al pubblico assorbe l'attenzione dell'intruso spingendolo a un'indagine letteraria e umana dai contorni talora parossistici. Cosa è narrato e cosa è taciuto nei romanzi? Quanto la fantasia coincide con la verità? In che misura un autore modifica un episodio reale per adattarlo alle esigenze narrative? Questi sono alcuni dei quesiti cui si trova di fronte l'improvvisato detective nel raffrontare le pagine in cui si è immerso. Bloccato da un'impasse personale, l'uomo crede di trarre dalle parole esaminate insegnamenti utili a uscirne. Ma agli episodi letti si alternano eventi vissuti che scombinano le carte. Apparizioni improvvise dell'autore, che dovrebbe trovarsi oltre Atlantico, ingarbugliano il lavoro tingendo l'opera di giallo. L'enigma letterario si trasforma in thriller psicologico, l'indagine squisitamente intellettuale assume connotati più concreti.