Ricordi lontani invadono l'indagine che il commissario Barra deve sgrovigliare nella Roma del 1939. Una giovane bellissima, della quale era stato innamorato da ragazzino, torna dal passato come un delicato fantasma e mette in crisi quel senso del dovere che l'"Acchiappatore", come ormai tutti chiamano il commissario capo della pubblica sicurezza, si porta addosso per scelta, se non per convinzione. Un vecchio ebreo viene trovato ammazzato nell'androne di un palazzo in pieno centro. Unico testimone Federico Fellini, ancora lontano dalla macchina da presa e impegnato come disegnatore nella redazione del "Marc'Aurelio". In sottofondo le poesie ironiche di un vecchio amico di Barra, Carlo Alberto Salustri, detto "Trilussa".