Leggere "L'occhio del drago" non è solo seguire le tracce disseminate qua e là di un giallo ben costruito, ma è anche scoprire un territorio ricco di arte e di storia, un territorio che il nostro autore conosce e, soprattutto, ama. È un giallo che rispetta la struttura più accreditata: enigmi da sciogliere, uno sviluppo fatto di indagini, indizi, piste da seguire, alibi da verificare, ipotesi coerenti. Non mancano i colpi di scena, abilmente introdotti dall'autore che lascia serpeggiare fra le righe una buona dose di suspense, realizzata con tecniche di coinvolgimento coerenti, flashback efficaci intesi a caricare di tensione la lettura che procede incalzata verso il finale.