Nella notte del 1246, a Milano, la casa di mastro Guglielmo va a fuoco, e tra le fiamme muoiono lui e la moglie. Intanto Arnolfo, abate di San Simpliciano, deve difendere il buon nome del monastero dalle brighe di un mercante spietato, e frate Matthew, venuto a Milano per trovare il confratello, si troverà a districare una matassa di losche calunnie contro di lui. In pericolo è anche Anselma, l'innocente figlia del mercante Guglielmo, andata sposa a un membro della famiglia Della Torre. In un crescendo di suspence, queste vicende verranno a intrecciarsi con la rabbia del popolo, mentre l'intera vita della città lievita da queste pagine.