Algeri, 1541. Il Mediterraneo è teatro di guerre, razzie, scontri religiosi. La possente armata di Carlo V, punta di lancia della cristianità, viene annientata alle porte della capitale nordafricana dai corsari di Hassan Agha, che reggono la città per conto del sultano di Costantinopoli. Questi corsari sono in gran parte dei rinnegati, ossia degli europei cristiani che hanno abbracciato l'islam, per interesse, come scelta di libertà o più semplicemente per poter saccheggiare navi e depredare coste nel Mediterraneo sotto la protezione della Sublime Porta. Anche Redouane e Othmane, i protagonisti del romanzo, sono dei corsari rinnegati. Ex lanzichenecchi, hanno scelto la libertà di Algeri, dove credono di poter vivere indisturbati la loro storia d'amore proibita. Othmane però commetterà l'errore di invaghirsi di un giannizzero, uno dei fanatici e spietati cani da guardia del sultano, e trascinerà anche Redouane in un gorgo di vendette, agguati, intrighi. Introduzione di Amara Lakhous.