Anno 1539. L'arcivescovo di Genova, Innocenzo Cibo, è uno degli uomini più potenti d'Italia. È a capo delle diocesi di Messina, Beziers, Torino e Genova contemporaneamente, essendo passato per la guida delle curie di Savona e Ventimiglia, Mariana e Ajaccio e Marsiglia. Ovunque ha seminato contatti uomini devoti, gente fidata. Ma adesso quel gigante del Rinascimento con la sua rete di spie è paralizzato da una voce che stona nel suo coro. È una voce da Dio biblico quella che si leva tra gli omuncoli senza volto della corte del cardinale...