Marzo 2020, sei uomini muoiono nei giorni più tragici della pandemia nelle strutture sanitarie liguri. C'è anche una settima vittima analoga, a Orco Feglino (Savona): Roberto Ivaldi, un pensionato che custodisce un oscuro fardello, ora dedito alla coltivazione delle rose. Meno di un mese dopo perde la vita anche sua moglie. La loro unica figlia Rossella, trasferitasi in Calabria, torna nel Ponente Ligure, ritrovandosi al centro di un'indagine della DIA intorno a questa serie di morti sospette di presunti prestanomi della malavita, scoprendo con sgomento che suo padre era uno di loro. Tocca al criminologo Damiano Danti, alla sua compagna, il magistrato Silvia Cospito, e alla Squadra Mobile di Savona dipanare la tela sanguinaria che la nuova criminalità degli appalti sta tessendo per impadronirsi dell'economia ligure e dei suoi terreni, tra delitti e silenzi.