Franco Danzi, detto il Nero, ispettore di Polizia a Roma viene trasferito, temporaneamente, a Ginepre, piccolo paese della provincia di Livorno, che sorge fra Piombino e San Vincenzo dove è cresciuto. Ginepre, un paesino tutt'altro che tranquillo, è stato teatro vent'anni prima dell'efferata uccisione di quattro giovani sulla spiaggia e scenografia di altre strane morti, archiviate come incidenti. Le indagini si arenarono per mancanza di indizi. Il ritorno in veste di ispettore di Danzi spinge, però, il padre di una delle vittime a chiedere il suo intervento per risolvere il mistero che tormenta non solo i genitori delle vittime ma tutta la popolazione locale. Supportato dal gruppo degli ex-compagni di scuola con i quali riallaccia i rapporti, facendo un tuffo nei ricordi di gioventù, l'ispettore riuscirà, destreggiandosi in una rete di sospetti, casualità ed equivoci, a scoprire la verità. La storia si svolge su diversi piani temporali e racconta la vita più o meno segreta degli abitanti di Ginepre. L'autore utilizza espressioni dialettali e non rinuncia all'ironia tipica della gente che vive lungo il mare, sulla costa toscana, pungente, scanzonata, che non fa sconti a nessuno. Un mistero, alcuni incidenti che si riveleranno forieri di inconfessabili colpe ma anche amicizie, affetti, amori che contribuiscono a delineare vizi e virtù della provincia italiana.