L'ispettore Giandomenico Battaglia, detto Nico, è un poliziotto vero, uno di quelli che credono nella giustizia. Il suo modello è l'ispettore Ezio Marvelli, di cui si sono perse le tracce tre anni prima, dopo i brutali omicidi della moglie e del collega e amico Roberto Grossi a opera, forse, di un imitatore di "Buio", l'assassino a cui Marvelli aveva dato la caccia. Per seguire le orme del suo idolo, Nico Battaglia si è fatto trasferire nella questura in cui lavorava Marvelli. Convinto che Buio possa essere ancora vivo, l'ispettore decide di trascorrere un periodo di ferie nelle Marche, sulle colline di Macerata, dove negli ultimi tempi si sono verificati alcuni delitti rimasti irrisolti. Una volta lì, Battaglia scopre l'esistenza della "Comunità", una struttura per il recupero di tossicodipendenti al cui interno pare accadano cose piuttosto inquietanti. L'ispettore si convince che Buio si possa nascondere proprio là dentro e decide di svolgere un'indagine personale.