Göteborg, agosto 1925. Sono le sei di sera e il sovrintendente Nils Gunnarsson sta battendo a macchina i rapporti della giornata: due casi di vagabondaggio, un furto di tre lenzuola stese ad asciugare e la sparizione di un cane di razza. All'improvviso irrompe nel commissariato un ragazzino sporco e vestito di stracci, che lo informa di aver trovato un cadavere e gli chiede di seguirlo. I due risalgono il fiume in barca e raggiungono il cosiddetto Villaggio dei Rottamai, un insieme di baracche ai margini della città, abitate da gente che vive di quello che riesce a recuperare dall'acqua. Stavolta, però, il fiume ha restituito il corpo di un uomo, per di più ammazzato con una tecnica particolarmente brutale e insolita. Grazie anche alle intuizioni della brillante giornalista - nonché ex fidanzata - Ellen Grönblad, le indagini condurranno Gunnarsson alla famigerata Isola della Peste. Lì, dove un tempo venivano condotti i malati infettivi in quarantena, oggi non dovrebbe esserci più nessuno, ma in realtà la struttura è stata riconvertita a prigione e ospita un unico detenuto, che ha bisogno di una sorveglianza speciale... Chi è questa persona e in che modo può essere coinvolta nell'omicidio, se è rinchiusa da anni dietro le sbarre?