Il commissario capo Giovanni Cataldo, al culmine della maturità professionale, era l'orgoglio della questura di Modena. Ma la separazione dalla moglie, la lontananza dai figli e il recente abbandono di Annachiara, la donna con cui aveva sperato di ricominciare ad amare, lo hanno condotto a una depressione che nemmeno una lunga vacanza da solo, lontano dallo stress del lavoro, sembra lenire. Finché, all'improvviso, gli giunge per caso la notizia di un feroce delitto proprio nella sua città: a una donna, proprietaria di un vivaio, qualcuno ha tagliato la gola, inciso un numero su una guancia e cavato gli occhi. Il cognome di lei gli risveglia d'istinto un ricordo: quello di una ragazza, Cristina Bertoni, frequentata brevemente vent'anni fa ma mai dimenticata. E quando Cataldo scopre che la vittima è la sorella, decide di tornare e di assumersi l'indagine. Il caso, però, si fa sempre più difficile. Perché due giorni dopo un'altra donna - un'avvocatessa - viene brutalmente ammazzata con le stesse modalità. Qual è il filo rosso che lega queste due persone, ignote l'una all'altra, diverse per mestiere, cultura, stato sociale? Sono i delitti di uno psicopatico, come pensano il questore e una profiler, o c'è un movente preciso e una mente lucidissima dietro tutto questo? E l'assassino colpirà ancora? Coadiuvato dall'ispettore De Pasquale e da un enigmatico agente, al fondo di un orrore mai così cupo, in una corsa disperata contro il tempo, Cataldo dovrà, sì, scoprire chi sta spargendo tanto sangue, ma insieme - alla fine dell'inchiesta più amara della sua lunga carriera - fare i conti con se stesso, i suoi sentimenti e la sua stessa vita.