Che Guido Reni sia stato uno dei più grandi pittori del Seicento italiano, lo sanno in molti. Che però due suoi dipinti, a lungo creduti scomparsi, siano stati ritrovati, restaurati e donati a un convento di suore a Modena, lo sanno in pochi. Invitato a presenziare in rappresentanza della questura, il commissario capo Giovanni Cataldo non immagina affatto di imbattersi in poche ore prima in una donna strana e affascinante, poi in un misterioso omicidio, quello dell'anziana suor Alda, depositaria della storia e dei segreti del convento. E quando un nuovo omicidio, stavolta di una giovane novizia, e poi un terzo, assolutamente imprevedibile, arrivano a complicare un rebus insanguinato di difficilissima soluzione, tra pressioni dall'alto e diffusa omertà, Cataldo non smetterà di scavare dentro e fuori il monastero, finché, sul filo di una tensione continua, concluderà la sua indagine, verificando con amarezza che "i delitti del presente hanno le ombre lunghe" - affondando le radici in un passato cupo e inquietante - e ai morti si dice arrivederci e non addio, perché ogni vittima che chiede giustizia non può essere dimenticata.