"Ho scritto ciò che leggerete in seguito nell'inverno del 1980, avevo diciassette anni. Dal manoscritto originale la stesura ha subìto poche modifiche, e ora, questa strana storia vede la luce dopo circa quarant'anni, quaranta lunghi anni che l'aveva vista chiusa ma non dimenticata, gelosamente custodita in un cassetto speciale, come fosse una sorta di capsula del tempo" (L'autore). "«Ehi tesoro, cos'hai? Sei un po' pallida e sudata...» «Infatti, non mi sento molto bene, ho un forte mal di testa...» Ma di colpo... nella maniera più assurda... un urlo terrificante squarciò l'aria della stanza... Robert istintivamente impugnò la sua inseparabile pistola, e balzando in piedi si girò di scatto precipitandosi in un baleno alla finestra, l'aprì e guardò fuori: niente di niente. La donna vicina, Diana, stendeva i panni nel giardino accanto borbottando tra sé e sé, e il figlio Cristian era tutto preso nel riempire il rimorchio del suo camioncino con la ghiaia della strada. Tutto questo si svolse nel giro di pochi secondi..."