Siamo all'inizio degli anni settanta, per la precisione nell'estate del 1971. I Rolling Stones si ritrovano in una sorta di esilio dorato e volontario in Costa Azzurra. Nella villa presa in affitto dal chitarrista del gruppo si registra gran parte di quello che molti riterranno il loro capolavoro (Exile on Main St.). Un immaginario malavitoso di casa nostra, ricercato da una banda rivale, fugge nella vicina Francia e con una scusa si rifugia in mezzo a loro stabilendosi nella villa. Non tutto andrà per il verso giusto e alcune vicende si riveleranno leggermente diverse da come ce le hanno raccontate. Gli effetti del recente passato delinquenziale del soggetto e la "routine" quotidiana della casa, fatta di musica (molta), sesso (poco) e droga (quanto basta) si intersecheranno con le personalità dei componenti della band (in particolare del suo chitarrista e leader). Da questi intrecci scaturiranno un disco epocale (reale) e un'amicizia duratura (immaginaria). Un omaggio (di pura fantasia) alla più grande rock band di tutti i tempi e a un mondo che non esiste più.