Alla fine del XIX secolo Milano è al centro della crescita industriale dell'Italia. Le opportunità portate dalla nuova era spingono a sgomitare per trovare il proprio spazio nel nuovo assetto sociale. Nel quartiere di Porta Ticinese non c'è posto per gli scrupoli. Bruno Canali è un ragazzo nato e cresciuto in quella polvere della periferia. Conduce la sua tranquilla esistenza da galoppino al soldo di un industriale locale, senza mai attirare troppo l'attenzione, fino a quando il nipote del suo capo non viene ucciso a pochi metri da lui. Il brigadiere Carlo Nasti è incaricato di risolvere l'assassinio, che sembra collegato ad altri due avvenuti nei giorni precedenti contro i vertici di due bande criminali della zona. Il caso è grosso, e risolverlo può voler dire ottenere una promozione e un trasferimento fuori da quel quartiere infernale, occasione che Nasti non può farsi scappare a nessun costo.